1 – Breno, Pescarzo, Astrio, Campolaro, Bazena

Percorso: parte iniziale del sentiero “Alta via dell’Adamello”
Difficoltà: facile
Lunghezza: km 14,5
Dislivello in salita: mt. 1584
Periodo: tutto l’anno
Tempo: ore 5
Accesso: da via Corno Cerreto – Ostello
Segnavia: bianco e rosso del C.A.I. – sentiero N° 1

Dall’Ostello il percorso segue per un buon tratto il segnavia n°119 fino alla frazione di Astrio e lo si abbandona solo nei pressi della segheria-mulino della ridente borgata. Il sentiero n°1 continua poi lungo una breve mulattiera che s’innesta sulla strada comunale all’altezza del “Parco delle cicogne”. Dopo aver percorso pochi metri di asfalto, prendendo a sinistra, si giunge alla località “Santèl” e si prosegue fino ad intersecare una parte di strada provinciale n°345. Durante questo breve tratto, è consigliata una sosta presso la chiesetta di Degna per ammirare un affresco del pittore-decoratore brenese F. Domenighini. La nostra “passeggiata” prosegue sulla destra lungo il sentiero in salita che permette di evitare la parte di strada asfaltata tra le case presenti. In breve tempo, sempre sulla destra, si arriva a imboccare una bella strada pianeg­giante, seppur sterrata, che ci permette di soffermarci ad ammirare gli scorci panoramici, che si presentano, della nostra bella vallata. Si segue questo cammino per un buon tratto fino a ritrovare, sulla sinistra, il segnavia n°1 che inizia a inerpicarsi procedendo su di una mulattiera fino a “Dalmone-Campolaro”. Il percorso attraversa boschi di faggi, querce, betul­le, rari abeti e larici e giunge alla località “Salice”, ben identificabile attraverso un grande edificio adibito, all’inizio del novecento, a luogo termale. In “Dalmone-Campolaro”, la mulattiera interseca ancora una volta la provin­ciale e a questo punto è opportuna una sosta ristoratrice. Le offerte non mancano, infatti troviamo sulla destra il “Belvedere” e più avanti, sulla sinistra, il “Semprevivo”, proseguendo invece per via dell’Ami­cizia, troviamo anche una fonte dall’acqua freschissima e tale strada si con­clude davanti all’antico “Albergo Campolaro mt.1430”. Si prosegue lungo la strada carrozzabile tra cascine non sempre ben ristrutturate e nuove costru­zioni, fino alla località “Ponte di Fontanazzo-Pont del Diaol”: altissimo su di una stretta valle. A questo punto siamo quasi arrivati. Senza attraversare il ponte, subito sulla sinistra, l’ultimo tratto sale tra boschi, abeti e prati fino ad aprirsi sull’ampia conca di “Bazena”. Questa non è la fine del “Sentiero n°1”: è solo una tappa. Per chi vuole e se la sente di proseguire, ci sono altri bellissimi orizzonti, altre magnifiche montagne.

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